Rovato, un luogo che fonda le proprie radici nei tempi antichi\u2026 Celti, Etruschi fino al 500 d.c con i Galli Cenomani che ne fecero un centro difensivo con imponenti bastioni via via con l\u2019arrivo dei Romani che ne fortificheranno con imponenti mura difensive fino ai Longobardi di cui resta oggi uno splendido esemplare quale la chiesa di Santo Stefano e ovviamente la presenza della serenissima che aument\u00f2 la potenza militare innalzando grandi torrioni difensivi. Paese dai mille volti, molto piacevole da visitare con tutta la famiglia.<\/p>\n

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Dal centro storico del paese proseguendo per la cima del Monte Orfano si pu\u00f2 visitare la bella chiesa di Santo Stefano.\u00a0In origine era una diaconia per il soccorso dei viandanti. Fu eretta nel 700 d.c. quando i Longobardi erano ancora in Italia. Mentre San Michele era la chiesa dei Longobardi, Santo Stefano era invece la chiesa della popolazione rovatese.<\/p>\n

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Proseguendo verso la cima si arriva al maestoso Convento della SS. Annunciata che di fatto \u00e8 il bene architettonico pi\u00f9 rappresentativo del Monte Orfano. Luogo dello spirito, sorto dall\u2019incontro tra architettura e natura. Il convento fu edificato tra il 1449 e il 1503 dalla congregazione dei Servi di Maria, nella posizione dove possiamo ammirarlo tutt\u2019oggi e dove un tempo esisteva una cappella intitolata all\u2019Annunciata. Nel 1700 con l\u2019arrivo della Serenissima fu privato della sua componente religiosa. Sar\u00e0 nel 1960 il ritorno dei frati. Al suo interno si pu\u00f2 ammirare un affresco del Romanino e un crocifisso ligneo del Cinquecento. Degno di nota su questo luogo \u00e8 la presenza per diversi anni di uno dei pilastri della cultura e della fede italiani: David Maria Turoldo.<\/p>\n

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Proseguendo sul sentiero che porta alla cima del Monte Orfano si arriva alla mistica e antichissima Chiesa di San Michele. Essa sorge su una grotta che veniva utilizzata per compiere riti celtici. All\u2019interno della grotta vi \u00e8 una sorgente. La particolarit\u00e0 di questa sorgente sta nel fatto che non si sa bene da dove essa provenga. tuttora \u00e8 ancora oggi un mistero. La tradizione afferma che S. Michele sorse su una piazzola druidica chiamata \u201ccastello delle streghe\u201d, come luogo di culto per divinit\u00e0 pagane. Da tempio pagano fu trasformata nel periodo costantiniano in una chiesa della collettivit\u00e0 rovatese; con la discesa dei longobardi, la chiesa divenne poi il luogo di culto di tale comunit\u00e0.
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Non resta che raggiungere la vetta e scegliere uno dei tanti posticini dove sedersi e volgere lo sguardo ai panorami davvero notevoli della franciacorta, le alpi pi\u00f9 in l\u00e0 o se preferite della pianura.<\/p>\n

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